«Da ward mein Auge wach»:
filmed performances of Schubert’s Winterreise and the tradition of visualizing Schubert songs
Jeroen van Gessel (State University Groningen, The Netherlands)
There are currently no less than five dvds commercially available that all offer some form of visualization of Schubert’s song cycle Die Winterreise (not including all the available filmed concert performances), from simple filmed studio recordings to almost independent filmic versions, loosely based on elements from the cycle’s narrative. What they all share is the (sometimes explicitly stated) objective to enhance the experience of Schubert’s most famous song cycle. Unacknowledged by their creators, however, remains the fact that there is a long tradition of visualizing Schubert songs that goes back to the late nineteenth century. This tradition has not only remained largely unknown but also to a certain degree comes as a surprise, given the common understanding from historical musicology that the combination of music and text would have exhausted the interpretative potential of this repertoire, as opposed to (Schubert’s) instrumental music. This presentation aims to shed some light on these visualizations and their relation to the popular image of Schubert. This historical excursion will serve as the backdrop to a re-evaluation of the relation between music and text in Die Winterreise in these visualizations, focusing especially on the performance by tenor Ian Bostridge and pianist Julius Drake, as filmed by director David Alden. Drawing on the work of Michel Foucault and Giorgio Agamben, this presentation not only hopes to shine some light on the effects of visualizing Die Winterreise and other Schubert songs, but also aims to offer some strategies for analysing them.
Attualmente sono disponibili in commercio non meno di cinque DVD che offrono una qualche forma di resa visiva del ciclo liederistico Die Winterreise di Schubert (senza contare tutti i filmati di concerti disponibili): dalle semplici esecuzioni filmate in studio a versioni filmiche quasi indipendenti, liberamente basate su elementi della narrazione del ciclo. Ciò che tutti questi filmati condividono è l’obiettivo, a volte anche dichiarato esplicitamente, di migliorare l’esperienza d’ascolto del più famoso ciclo di Lieder di Schubert. In realtà, esiste una lunga tradizione di resa visiva dei Lieder di Schubert che risale alla fine del XIX secolo. Questa tradizione non solo è rimasta in gran parte sconosciuta ma può anche risultare sorprendente, dato che nella musicologia storica è assai diffusa la convinzione che la combinazione di musica e testo avrebbe esaurito le potenzialità interpretative di questo repertorio vocale, a differenza della musica strumentale dello stesso autore. La relazione si propone di far luce su queste realizzazioni visive e sul loro rapporto con l’immagine più convenzionale di Schubert. Questo excursus storico fa da sfondo a una rivisitazione del rapporto tra musica e testo in Die Winterreise alla luce di alcuni video; in particolare, viene analizzata l’esecuzione del tenore Ian Bostridge con il pianista Julius Drake, filmata dal regista David Alden. Prendendo spunto dalle teorie di Michel Foucault e Giorgio Agamben, la relazione intende non solo fornire alcuni spunti di riflessione sugli effetti della visualizzazione di Die Winterreise e di altri Lieder di Schubert, ma anche proporre alcune strategie per analizzarli.