Stefano Jacoviello
Chigiana from the Twentieth Century to the future. A cultural institution for music
This is not a conference on the history of music. Or at least it could not limit its initiative to reconstructing the path taken by the Accademia Chigiana over the last hundred years. Because the life of the great Sienese musical institution should not be understood as a fact to be documented, but rather as a project in which everything that belongs to the past has acted as a driving force for the realisation of a vision that was already quite vivid in the mind of Guido Chigi Saracini. Every testimony shows that each venture he conceived and supported aimed at keeping together the three axes of research, teaching, and musical production. It was also clear to him that the investigation of the past should have been entrusted to those artists who, on a daily basis, thought about innovation in the expressive forms of music. He was equally clear about the distinction between entertainment and cultural operation, whose main objective is to take care of the knowledge and feelings, of both the maestros and the audience.
Through the right historical distance, it is possible today to see in the Chigiana’s history the outlines of a cultural policy project that still deserves to be known, interpreted, and actualised. Because it is only through its function as a cultural institution that the Chigiana can fully manifest its identity and preserve its position of international prominence which at times has been in danger of diminishing. For this reasons, the subject of this conference is a project for the future, with the aim of acting on musical culture, on the forms of creativity and on the social and political relations that interweave with the musical practice, from composition to performance and listening.
Chigiana dal Novecento al futuro. Un’istituzione culturale per la musica
Questo non è un convegno di storia della musica. O perlomeno non poteva limitarsi a ricostruire il percorso compiuto dall’Accademia Chigiana negli ultimi cento anni. Perché la vita della grande istituzione musicale senese non va intesa come un fatto da documentare, ma piuttosto come un progetto in cui tutto ciò che appartiene al passato ha fatto da propulsore per la realizzazione di una visione già abbastanza vivida nella mente di Guido Chigi Saracini. Ogni testimonianza dimostra che ciascuna iniziativa da lui ideata e supportata mirava a tenere insieme i tre assi della ricerca, formazione e produzione musicale. Così come era chiaro che l’indagine sul passato non poteva non essere affidata a quegli artisti che quotidianamente ragionavano sull’innovazione delle forme espressive della musica. Era altrettanto chiara la distinzione fra intrattenimento e operazione culturale, che ha come obiettivo principale il prendersi cura del sapere e del sentire, tanto dei maestri quanto del pubblico.
Con la giusta distanza è possibile scorgere nella storia chigiana le linee di un progetto di politica culturale che ancora oggi merita di essere conosciuto, interpretato, attualizzato. Perché solo attraverso la funzione di istituzione culturale la Chigiana può manifestare pienamente la sua identità e conservare quella posizione di rilievo internazionale che in alcune fasi ha rischiato di indebolirsi. Dunque, l’oggetto di questo convegno è un progetto rivolto al futuro, che agisce sulla cultura musicale, sulle forme della creatività e sulle relazioni sociali e politiche che si intessono intorno alla pratica musicale, dalla composizione all’esecuzione, fino all’ascolto.