“Sounding” the space: soundscape and construction of the imaginary

Maria Rosa De Luca – Giuseppe Sanfratello (Università di Catania)

Sounds play a crucial role in the transmission of information to understand urban landscapes, as well as in the establishment of social spaces and processes creating collective identities. Such a role is relevant also in the “sounding” of ceremonial spaces employing various expressive languages (ritual, artistic, etc.), by means of mechanisms of construction and transmission of imaginaries and cultural memory. For this reason, “sounds” work as forms of knowledge about places and contexts and tell us more about the role of music in the description of urban space and in the elaboration of sound “maps”.

The contemporary debate on the historical soundscape studies focuses on the reconstruction of urban soundscapes, by means of an interdisciplinary approach through the investigation of archival documents and iconographic-musical material in order to outline the deep relationships between sounds and the city. Moreover, analysing the interconnection between images, visual storytelling and performing arts contributes to the safeguarding and the enhancement of tangible and intangible cultural heritage, and aims – today more than ever – to promote new forms of ethical, responsible and sustainable innovation (see Horizon Europe 2021-2027 programme).

This paper offers some preliminary remarks on the results achieved by the OPHeLiA (Organizing Photo Heritage in Literature and Arts) project carried out at the University of Catania. More specifically, the project aims at reconstructing a map pertaining to the cultural landscape of a historic district of Catania (San Berillo), based on an enquiry that highlights the “sense of place” through the visual, literary, musical and performative layers of the urban space. The digital and multimedia analysis of textual, sonic and photographic documents enables to verify how the up-to- date digital instruments can be helpful to recover, reconstruct and – if needed – re-envisage soundscapes in the visual age, by “mapping” the city through sounds and images.

I codici sonori svolgono una funzione cruciale nella trasmissione delle informazioni necessarie alla comprensione del paesaggio urbano, nella costituzione di contesti e processi identitari e nella sonorizzazione di spazi cerimoniali animati da vari linguaggi espressivi (rituali, artistici, ecc.), attivando meccanismi di creazione e trasmissione dell’immaginario e della memoria culturale. In questa prospettiva possiamo intendere i “suoni” come forme di conoscenza di luoghi e contesti, e riconsiderare il ruolo della musica nella caratterizzazione dello spazio urbano e nell’elaborazione di “mappe” sonore.

Il dibattito contemporaneo sugli historical soundscape studies si è concentrato sulla tutela e la ricostruzione del paesaggio sonoro urbano, con un approccio interdisciplinare supportato dallo studio dei documenti d’archivio e di materiali iconografico-musicali, allo scopo di mettere in luce le relazioni profonde tra i suoni e la città. Inoltre, l’analisi del rapporto tra immagini, visual storytelling e arti performative contribuisce alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, e rende necessario focalizzarsi – oggi più che mai – sulla promozione di nuove forme di innovazione etica, responsabile e sostenibile (cfr. programma Horizon Europe 2021-2027).

Il presente contributo offre un primo riscontro sui risultati del progetto OPHeLiA (Organizing Photo Heritage in Literature and Arts), incentrato sulla ricostruzione di una mappa geoculturale di un importante quartiere storico della città di Catania (San Berillo), con l’obiettivo di restituire il “sense of place” attraverso le stratificazioni visive, letterarie, sonore e performative dello spazio urbano. Il trattamento digitale e multimediale di documenti testuali, sonori e fotografici consente anche di verificare in che modo i nuovi strumenti digitali possano risultare utili nel recupero, nella ricostruzione e – dove necessario – nella re-interpretazione del paesaggio sonoro, “mappando” la città attraverso suoni e immagini nell’era della cultura visuale.