‘Bread of Heaven’: Bryn Terfel and the rearticulation of Welsh spirituality, musicality and identity
Martin V. Clarke (The Open University, UK)
Wales does not have a tradition of art music composition comparable to its neighbours, yet musicality is popularly perceived as a key component of Welsh identity. Furthermore, expressions of this musicality are typically intertwined with notions of spirituality, which are rooted in the Protestant Nonconformity that dominated religious culture in Wales from the eighteenth century, notably through large-scale religious revivals in which hymn-singing featured prominently. Despite a long decline in religious observance, the close connection between musicality and spirituality has persisted in the ways in which Welsh composers, performers and citizens express ideas about national identity. This paper explores these themes through a case study of renowned Welsh baritone, Bryn Terfel. Acclaimed as an operatic soloist, Terfel has also used his Welsh nationality to reach different audiences. Several of his solo albums feature Welsh hymns alongside popular excerpts from the European sacred choral repertoire. He has also maintained a long association with the Welsh Rugby Union, for example leading the singing of the national anthem at international matches. The paper argues that this strand of Terfel’s career exemplifies a broader rearticulation of the relationship between musicality and spirituality that is now primarily concerned with the expression of national identity rather than religious conviction.
Pur non avendo il Galles una tradizione di musica d’arte comparabile con quella dei paesi vicini, la musicalità è un elemento essenziale della sua identità nazionale. I modi con cui la musicalità si esprime sono spesso legati a concetti di spiritualità che si fondano sul protestantesimo nonconformista, movimento spirituale che fin dall’Ottocento ha permeato la cultura del Galles, soprattutto attraverso diffuse manifestazioni di rinascita religiosa caratterizzate dal canto di inni. Nonostante il declino della pratica religiosa, la stretta connessione tra musicalità e spiritualità persiste nei modi in cui i compositori, i musicisti e il popolo gallese esprimono l’identità nazionale. Nel mio intervento esploro questi argomenti, concentrandomi sulla figura del celebre baritono gallese Bryn Terfel. Acclamato solista, Terfel usa il suo essere gallese per raggiungere pubblici diversi. Numerosi lavori in cui compare come cantante solista contengono inni gallesi insieme a brani del repertorio corale sacro europeo. Terfel ha inoltre intrattenuto una lunga collaborazione con la Welsh Rugby Union, cantando, ad esempio, l’inno nazionale in occasione di partite internazionali. La carriera di Terfel può essere considerata come un’esemplificazione di un più ampio riconfigurarsi del rapporto tra musicalità e spiritualità, in cui l’espressione dell’identità nazionale ha sopravanzato quella della convinzione religiosa.