Vincenzo Borghetti
Il modernismo inattuale di Ildebrando Pizzetti
Il saggio propone una riflessione sulla figura storica di Ildebrando Pizzetti e sul discorso storiografico che ha orientato la ricezione della sua opera dal secondo dopoguerra fino a oggi. Si inizia tracciando un profilo del compositore nel contesto storico, ideologico e culturale dell’Italia tra la fine del diciannovesimo e i primi decenni del secolo successivo. Vengono quindi analizzati gli aspetti innovativi della sua formazione (come ad esempio lo studio della musica antica, e il significato che ha assunto nella sua carriera), il suo ruolo nell’ambito della vita musicale italiana contemporanea, la sua attività di saggista e, soprattutto, il suo contributo al modernismo musicale nazionale e al dibattito culturale che lo promuove. Nella sezione centrale si dedica particolare attenzione al teatro musicale di Pizzetti, di cui vengono esaminate e discusse le principali caratteristiche tecnico-compositive, ideologiche e drammaturgiche. La parte finale del saggio si concentra sulla fortuna critica delle sue opere nell’ambito del rapporto sempre più problematico del compositore con le avanguardie a partire dagli anni Trenta, e sugli effetti che questo rapporto ha avuto sul piano storiografico fino ai giorni nostri.
The present article offers a reflection on the historical figure of Ildebrando Pizzetti and the historiographical discourse on his work from the Second World War until today. The study begins by situating the composer in the historical, ideological and cultural context of Italy between the end of the nineteenth- and the first decades of the following century. It then goes on to discussing the most innovative aspects of his musical education (e.g. the study of ancient music), his role in the contemporary Italian musical life, his activity as essayist and, above all, his contribution to national musical modernism. In its central section, the study pays particular attention to the musical theatre of Pizzetti, discussing its main technical-compositional, dramaturgical as well as ideological characteristics. The final part focuses on the critical fortune of his works in the context of the increasingly problematic relationship of the composer with the avant-gardes from the 1930s onwards, and on the effects that this relationship has on the historiographical discourse up to the present day.